...Il luogo della purificazione è, in definitiva, Cristo stesso. Se ci incontriamo con lui in maniera trasparente, accadrà di per sé che tutte le bassezze e le colpe della nostra Vita, che noi abbiamo nascosto con cura, in questo istante di verità ci staranno davanti all'anima e ci bruceranno. La presenza del Signore opererà su tutto ciò che in noi è inclinazione all'ingiustizia, all'odio e alla menzogna, come una fiamma ardente. Essa diventerà un dolore che purifica, che brucerà via da noi tutto ciò che è inconciliabile con l'eternità, con il circuito vitale dell'amore di Cristo. A partire da qui si capisce anche il significato del giudizio. Ancora una volta possiamo dire: Cristo stesso è il giudizio, lui, che è la verità e l'amore in persona. Egli è entrato in questo mondo come la sua misura interna per ogni singola vita. Il fatto che il Verbo fatto carne, crocifisso e risorto sia il giudizio stesso, implica due diversi aspetti, profondamente connessi tra di loro. In primo luogo significa ciò su cui abbiamo già riflettuto: tutto quello che di basso, di distorto e di peccaminoso vi è nella nostra esistenza viene rivelato da questa misura; dobbiamo esserne liberati nel dolore della purificazione.
da: J. Ratzinger, Il Dio vicino,pagg. 154-157, ed. San Paolo
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