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Thursday, June 03, 2010

Orvieto e il Corpus Domini (2)

Processione e Trasfigurazione


A detta di molti la facciata del duomo di Orvieto è la più bella d'Italia: un capolavoro d'arte e di fede che si adatta meravigliosamente al tesoro che custodisce.
   La facciata fa ricordare  l’episodio del Vangelo in cui si narra la Trasfigurazione di Gesù (prima della Pasqua) in cui Pietro dice al Signore “facciamo quì tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia.” Le tre navate  del duomo orvietano sono come tre tende situate, come il monte Tabor, in un luogo elevato; naturalmente al centro stà la tenda di Gesù! In qualche modo anche il corporale può essere considerato una “tenda”, un posto dove il Sacramento si appoggia e vi “abita”!
  Anche la nuvola che si osserva sulla foto in alto a destra e che si stà avvicinando al luogo ricorda quella narrata dall’evangelista Luca : “ venne una nube e li copriva con l’ombra; ma quando essi entrarono nella nube furono presi dalla paura”. La nube indica la presenza misteriosa e ineffabile di Dio. Nel libro della Genesi si dice: “allora la nube coprì la tenda del convegno e la Gloria del Signore riempì la Dimora.

Orvieto e il Corpus Domini

Le origini della festa e della processione

Nel 1263 un prete boemo, Pietro da Praga, che aveva dei dubbi sulla verità della transunstanziazione, durante un viaggio da Praga a Roma, mentre celebrava messa presso la tomba di S. Cristina in Bolsena, vide stillare sangue dall'Ostia consacrata e bagnare il corporale e i lini liturgici. Il sacerdote, impressionato per l'accaduto, corse a Orvieto, dove risiedeva il Papa Urbano IV, il auale mandò a Bolsena il Vescovo Giacomo per sincerarsi dell'accaduto e portare ad Orvieto il lino insanguinato. Il Pontefice incontrò poi il Vescovo al Ponte di Rio Chiaro (attuale Ponte del Sole) e portato in Orvìeto il lino, macchiato del sangue di Cristo, lo mostrò al popolo. L'11 Agosto 1264 promulgò la Bolla "Transiturus" che istituiva per tutta la cristianità la Festa del Corpus Domini dalla città che fino allora era stata infestata dai Patarini neganti il Sacramento dell'Eucarestia; per celebrare il prodigio si volle, specialmente da Francesco di Bagnoregio Vescovo di Orvieto, innalzare un tempio di splendore mai visto.
Già qualche settimana prima di promulgare questo importante atto - il 19 Giugno - lo stesso Pontefice aveva preso parte, assieme a numerosissimi Cardinali e prelati venuti da ogni luogo e ad una moltitudine di fedeli, ad una solenne processione con la quale il sacro lino macchiato del sangue di Cristo era stato recato per le vie della città. Da allora, ogni anno in Orvieto, la domenica successiva alla festività del Corpus Domini, il Corporale del Miracolo di Bolsena , racchiuso in un prezioso reliquiario opera di orafi orvietani, viene portato processionalmente per le strade cittadine seguendo il percorso che tocca tutti i quartieri e tutti i luoghi più significativi della città.La processione religiosa sfila insieme al Corteo Storico, indubbiamente uno dei più belli d'Italia, nel quale sono rappresentate tutte le magistrature dell'epoca comunale e gli stemmi e le armi delle famiglie gentilizie orvietane e che offre, sullo sfondo dell'incomparabile scenario dei monumenti e delle caratteristiche strade di Orvieto, uno spettacolo aItamente suggestivo ed indimenticabile.